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Curie, Marie.

(nata Sklodowska). Fisica francese di origine polacca. Moglie di Pierre. Iniziò gli studi a Varsavia, dove riuscì ad acquisire una buona preparazione chimica, malgrado le difficoltà derivate dalle modeste condizioni economiche della sua famiglia. Trasferitasi nel 1891 a Parigi, frequentò la Sorbona fino al conseguimento della laurea in Fisica (1893) e in Matematica (1894). Nel 1985 sposò Pierre Curie e due anni più tardi iniziò, nel laboratorio del marito, uno studio sui raggi emessi dall'uranio, da poco scoperti dal fisico Henri Becquerel. La scienziata rilevò che il fenomeno di emissione persisteva in presenza di qualsiasi combinazione di uranio, constatando inoltre che le radiazioni, indipendenti dalle variazioni di temperatura, erano tanto più intense quanto maggiore era il tenore di uranio nel sale. Lo stesso fenomeno (per il quale, la C. propose la denominazione di radioattività) fu osservato anche in presenza di sali di torio. In collaborazione con il marito la C. riuscì a individuare alcuni nuovi elementi che emanavano una radioattività persino maggiore di quella dell'uranio; questi composti vennero chiamati polonio (1898) e radio (1902). I successivi studi di Marie e Pierre C. ebbero come obiettivo quello di isolare il radio, partendo da tonnellate di pechblenda, messe a disposizione dai Governi dell'Austria e della Francia, provenienti dalle miniere di Sankt Joachimsthal. Per le loro fondamentali ricerche sulla pechblenda, i coniugi C. ottennero, nel 1903, il Nobel per la Fisica, premio che essi condivisero con H. Becquerel. Nel 1906, rimasta vedova, la fisica francese succedette al marito alla cattedra della Sorbona, prima donna ammessa a ricoprire tale incarico. Proseguendo naturalmente le sue ricerche sulla radioattività, nel 1910 la C. riuscì ad isolare il radio allo stato metallico, con la collaborazione del chimico A.L. Debierne. Nello stesso anno fondò l'Istituto del radio e pubblicò il Trattato di radioattività. Nel 1911 le fu conferito un secondo premio Nobel, ma in questa occasione per la Chimica (in relazione alla sua scoperta del radio metallico). In seguito si dedicò allo studio degli effetti fisiologici delle radiazioni. Morì di leucemia, malattia insorta in seguito alle massicce dosi di radiazioni assorbite nel corso degli esperimenti con elementi radioattivi (Varsavia 1867 - Sancellemoz, presso Sallanches 1934).
Pierre e Marie Curie nel loro laboratorio di Parigi